Siamo in pieno argomento del turismo del vino. Molte proposte di viaggio alla scoperta delle fonti del vino, cioè delle aziende produttrici, sono proposte al pubblico usando il concetto di “safari”. Perché il viaggio, il percorso, i mezzi utilizzati e il concept in genere della visita hanno il carattere dell’avventura.
Non poteva mancare l’interesse di Around Wine nell’andare alla ricerca di queste esperienze particolari. Il vino è sempre al centro dell’attenzione, ma diventano ancor più importanti il viaggio, il modo di arrivare, le persone che si incontrano, i paesaggi, il tempo dell’attesa.
La parola “safari” richiama l’Africa, Hemingway, la crudeltà dell’abbattimento di animali. Qui invece le vostre armi saranno la macchina fotografica e la telecamera, le guide cartacee o digitali della zona e dei suoi vini tipici, le domande che farete alle vostre guide.
Godetevi questo articolo immaginando già di fare le valigie. Vi consigliamo un bagaglio leggero, perché al ritorno inevitabilmente vi verrà voglia di riportare a casa i trofei di caccia che avrete conquistato sotto forma di ottime etichette. E anche la vostra escursione potrà quindi concludersi con la frase usata nei titoli di coda dei film d’avventura: “Avvisiamo che nessun animale è stato maltrattato per la produzione di questo film”.
Ti interessa leggere questo articolo? Lo trovi all’interno di Around Wine #3!