In lingua italiana il calice allungato, specialmente indicato per le bollicine - ma qui apriremo un lungo capitolo su tutti i formati possibili e immaginabili per esaltare diverse frizzantezze - si declina al femminile “la” flûte, ma per l’Accademia della Crusca si può chiamare anche al maschile “il” flûte. Forme più tondeggianti, con bocche più larghe (se diciamo “coppeggianti” piacerà alla Crusca?), vengono usate per bollicine più aromatiche, lo sappiamo. Ma la flûte è diventata nel tempo un oggetto iconico delle feste e noi vogliamo rimanere nell’atmosfera del periodo.
Vedere l’allegra fila ordinata di bollicine che dal fondo del bicchiere sale verso la superficie è il trailer di ciò che proveremo a un successivo sorso di gusto. Le vetrerie di tutto il mondo si affrontano da secoli sulle forme di tutti i bicchieri, tra cristalli, vetri di vario tipo e ultimamente anche d’altri materiali (ne parleremo in estate, non abbiamo preclusioni di sorta). Qui presentiamo tre aziende internazionali che firmano modelli importanti, con differenze che solo superficialmente sembrerebbero minime, ma che in realtà rispondono ai propri concept stilistici declinati di flûte.
Quale preferite? Comunque, cin cin!
Lieti calici
I calici delle alte sfere per i vini importanti. Come gli intenditori sanno, ogni vino ha il suo bicchiere. Ma viva sempre la libertà quando porta felicità. Ogni appassionato può farsi le proprie idee, tuttavia esistono tendenze di comportamento motivate dall’amplificare il piacere del vino.
Per i rossi decisi, strutturati, la coppa rotonda di buona capienza e la bocca di diametro più contenuto aiutano l’espressione del meglio, anche grazie a una rotazione del calice ben ponderata. Presentiamo quindi tre declinazioni diverse di questo concetto, differenti per azienda produttrice, Paese, designer e quindi atmosfere e tradizioni nelle quali questi calici sono stati ideati e vivono.
Partiamo dall’italiana Zafferano, proseguiamo con la slovacca Rona, per concludere in Svezia con Orrefors. Prodotti di design internazionale che amplificano il piacere del buon bere. Simpatico notare, come stiamo per leggere, che la collezione italiana ha un nome inglese, mentre le altre due collezioni, slovacca e svedese, hanno un nome italiano. I calici delle alte sfere sono molto scenografici.
Zwiesel Glas, l’ultracentocinquantenne azienda tedesca, grazie anche ai numerosi premi degli ultimi anni si conferma leader internazionale anche nel segmento dei bicchieri per il mercato della clientela privata con una linea minimalista di bicchieri da vino e una caraffa decanter originale.
Una linea moderna di bicchieri da vino e un decanter innovativo ribadiscono l’attenzione alle esigenze e ai gusti degli appassionati di vino, da parte dell’azienda tedesca Zwiesel Glas.
Fondata nel 1872, e situata nell’omonima cittadina nella Bassa Baviera, dopo una lunga storia costellata di successi alternati a momenti critici, grazie alla solidità manageriale degli ultimi vent’anni ha potuto sviluppare contemporaneamente linee di prodotto per i canali Horeca e Consumer.
Nel 2024 propone al mercato i suoi cristalli dai caratteri decisi. Conosciamoli insieme.