C’eravamo anche noi a Montefalco, come Media Partner ufficiali della manifestazione che ha richiamato un vasto pubblico appassionato del vino. C’era molto “intorno al vino” perché all’evento hanno aderito anche ristoratori locali, per i momenti di arte e musica, per la bellissima cittadina umbra che in quei tre giorni (20/22 settembre) si è accesa di una gioiosa festa come sa fare in queste occasioni. Abbiamo incontrato tantissimi amici e curiosi della rivista che ringraziamo della visita. Ma non è di noi che vogliamo parlare. Raccontiamo invece com’è andata anche grazie a un’ottima organizzazione e a un meteo che tifava per noi.
Oltre 2000 partecipanti, tutte le degustazioni guidate hanno fatto il pienone, 29 cantine hanno promosso il vino di questo particolare territorio.
Fin qui i principali numeri dell’evento giunto alla sua 44esima edizione. Oltre alle degustazioni e al banco d’assaggio, i partecipanti hanno potuto godere di laboratori, esperienze nelle cantine, show cooking, spettacoli musicali e momenti dedicati al benessere, come lo yoga tra i filari e il trekking al tramonto. L’evento si è concluso con l’ormai celebre Aperitivo in cantina al tramonto, che ha regalato agli ospiti un’esperienza indimenticabile tra natura, vino e convivialità.
Perché alcuni vini ti piacciono di più e altri meno?
Il gusto, inteso come uno dei cinque sensi, è un affare assolutamente personale.
L’azienda texana VinoTastr commercializza un kit con il quale promette di farti capire quali sono le tue preferenze e poter scegliere quindi sempre ciò che più ti piace.
Chi ha detto che il gusto per il vino è questione di opinioni? Secondo l’otorinolaringoiatra Henry P. Barham, cofondatore di VinoTastr, le nostre papille gustative giocano un ruolo fondamentale nella scelta del vino perfetto. La sensibilità al gusto, unica per ogni individuo, influenza la percezione dei sapori. Se, per esempio, non amiamo il coriandolo questo dipende dalla risposta dei nostri recettori gustativi all’amaro.
Sviluppato in un decennio di ricerca, un semplice kit per uso domestico è in grado di misurare, secondo l’azienda produttrice, la sensibilità individuale ai quattro gusti principali: amaro, dolce, salato e acido. Quindi, grazie ai risultati del test, l’azienda crea un profilo del gusto personale e invia consigli personalizzati su vini specifici in
una newsletter periodica. VinoTastr organizza anche una community di discussione nella quale è possibile condividere con altri appassionati gusti e suggerimenti scoprendo insieme nuove e più gradite etichette.
No, per carità, capiamoci subito: la “gran quantità” non è riferita al “bere” ma ad una raccolta di fondi dovuta alla più importante asta di vino per beneficenza del mondo. Se 1,027 milioni euro vi sembrano pochi allora potete sempre aspettare l’anno prossimo e vedere se “Barolo en Primeur” – l’asta annuale di beneficenza che si tiene al Castello di Grinzane Cavour – riuscirà a superare il proprio record.
Si è svolta il 25 ottobre scorso, presso il Castello di Grinzane Cavour, in collegamento diretto con le sedi di Christie’s a New York e al 67 Pall Mall di Londra, l’asta di “Barolo en Primeur”, sostenuta dalla Fondazione CRC Donare ETS e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani.
Le offerte, disponibili anche online sulla piattaforma Auction Collective, sono giunte da: Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Canada e Cina. Sono state tutte battute dal martelletto del banditore Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia.
Sempre più frequentemente le cantine di produzione del vino si organizzano per accogliere i bambini, che in tal modo potranno vivere una giornata originale, imparare giocando la bellissima lezione dell’uva del vino, sviluppare una sensibilità ambientalista, avere le basi per un futuro rapporto di consumo consapevole. La famiglia, e gli adulti
accompagnatori in genere, possono così dedicarsi alla degustazione, all’approfondimento della conoscenza con le etichette e i vari prodotti dell’azienda in un clima rilassato e sereno. L’azienda accresce la sua identità e la sua immagine: reputazione, fidelizzazione e relazioni sociali. L’acquisto del vino in azienda è un trend in crescita. Secondo il
“Report Enoturismo e Vendite Direct-to-Consumer 2024” di Wine Suite, le statistiche di vendita in cantina dicono che la percentuale di visitatori che acquista vino è stata 76,5% nel 2023, rispetto al 73,8% del 2022. E lo scontrino medio in cantina valeva € 140 nel 2023, con aumento del 19% rispetto a € 117,5 del 2022. Vediamo quindi come vengono accolti i bambini in cantina in una panoramica di situazioni internazionali di diversi Paesi. In tutti casi si raccomanda sempre di prenotare per tempo.
Siamo in pieno argomento del turismo del vino. Molte proposte di viaggio alla scoperta delle fonti del vino, cioè delle aziende produttrici, sono proposte al pubblico usando il concetto di “safari”. Perché il viaggio, il percorso, i mezzi utilizzati e il concept in genere della visita hanno il carattere dell’avventura.
Non poteva mancare l’interesse di Around Wine nell’andare alla ricerca di queste esperienze particolari. Il vino è sempre al centro dell’attenzione, ma diventano ancor più importanti il viaggio, il modo di arrivare, le persone che si incontrano, i paesaggi, il tempo dell’attesa.
La parola “safari” richiama l’Africa, Hemingway, la crudeltà dell’abbattimento di animali. Qui invece le vostre armi saranno la macchina fotografica e la telecamera, le guide cartacee o digitali della zona e dei suoi vini tipici, le domande che farete alle vostre guide.
Godetevi questo articolo immaginando già di fare le valigie. Vi consigliamo un bagaglio leggero, perché al ritorno inevitabilmente vi verrà voglia di riportare a casa i trofei di caccia che avrete conquistato sotto forma di ottime etichette. E anche la vostra escursione potrà quindi concludersi con la frase usata nei titoli di coda dei film d’avventura: “Avvisiamo che nessun animale è stato maltrattato per la produzione di questo film”.
Champagne – il più austero tra tutte le bollicine – rappresenta lusso, momenti speciali e festività. Ogni champagne è un’opera d’arte, il cui piacere può essere perfezionato con il bicchiere giusto.
Sapevi che il bicchiere ha un’influenza decisiva sul sapore e sul perlage – le fini bollicine di anidride carbonica – dello champagne? La forma del bicchiere influisce su come i sapori emergono e su come le bollicine vengono trattenute.
Ci sono molte forme di bicchieri per gustare champagne:
In lingua italiana il calice allungato, specialmente indicato per le bollicine - ma qui apriremo un lungo capitolo su tutti i formati possibili e immaginabili per esaltare diverse frizzantezze - si declina al femminile “la” flûte, ma per l’Accademia della Crusca si può chiamare anche al maschile “il” flûte. Forme più tondeggianti, con bocche più larghe (se diciamo “coppeggianti” piacerà alla Crusca?), vengono usate per bollicine più aromatiche, lo sappiamo. Ma la flûte è diventata nel tempo un oggetto iconico delle feste e noi vogliamo rimanere nell’atmosfera del periodo.
Vedere l’allegra fila ordinata di bollicine che dal fondo del bicchiere sale verso la superficie è il trailer di ciò che proveremo a un successivo sorso di gusto. Le vetrerie di tutto il mondo si affrontano da secoli sulle forme di tutti i bicchieri, tra cristalli, vetri di vario tipo e ultimamente anche d’altri materiali (ne parleremo in estate, non abbiamo preclusioni di sorta). Qui presentiamo tre aziende internazionali che firmano modelli importanti, con differenze che solo superficialmente sembrerebbero minime, ma che in realtà rispondono ai propri concept stilistici declinati di flûte.
Quale preferite? Comunque, cin cin!
Prosegue dai precedenti numeri la rubrica dedicata agli amici cavatappi di tutto il mondo e alle tantissime forme che possono avere. Sono “amici” perché indispensabili al bere, forse ancora più dei bicchieri, a ben pensarci, che sono i protagonisti dell’altra nostra rubrica ricorrente. Presentiamo una breve ma simpatica carrellata di questi divertenti strumenti che molti collezionano, contribuendo all’arredamento degli ambienti, domestici e non, ‘intorno al vino’.
A ogni Natale si ripropone il problema del regalo da fare a chi ha già tutto. La sfida è trovare qualcosa di originale, e per fortuna intorno al vino si trovano ancora idee originali. Non occorre essere degli esperti per godersi queste idee, basta essere winelovers e magari anche con un buon senso dell’umorismo. Che non guasta mai!
LO STAPPO COL BOTTO SICURO
Hai in mano la tua bottiglia preferita di bollicine. Temperatura perfetta, c’è chi attende con il calice in mano intorno a te, insomma tutto è pronto. Piccolo momento di dubbio: apri con il botto o senza? Fiumi di inchiostro sono stati rovesciati sull’eleganza o meno del gesto. A noi basta suggerirti che, in caso di tappo libero, tu non colpisca nessuno.
La ricerca del vino nei mercatini di Natale è assolutamente un vero piacere nel piacere. Gli appassionati, i curiosi, i collezionisti, gli amanti dei viaggi e del buon bere hanno un doppio divertimento. Perché poi nel mercatino e intorno al vino ci sono anche tante specialità tipiche locali da scoprire, assaggiare, e portare via per abbinarle a casa all’etichetta più adatta. E i Mercatini che presentiamo sono stati selezionati in vari Paesi, vicini e lontani.
Così come il gusto del bere aumenta in compagnia, anche le visite ai mercatini, alle città e ai Paesi che li ospitano, riescono meglio se fatte con partner, amici, familiari. Il clima freddo di dicembre aiuta a creare un’atmosfera interiore calda fatta di affetti, emozioni e… vin brulè! In cerca di regali, ricordi di viaggio e anche di angoli caratteristici per foto originali. Abbiamo selezionato 10 Mercatini di Natale, mete ideali di brevi o lunghe vacanze natalizie. Purché si stia bene e si brindi con un ottimo calice in mano.